Pazienti a bordo di voli di linea

Barella volo di linea

Pazienti e voli di linea: chi è idoneo e chi non lo è

Prima di spiegare quelle che sono le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi, del trasporto di pazienti a bordo di normali aerei commerciali di linea, è bene fare una doverosa premessa riguardo a quali categorie di pazienti sono idonei per volare in questo modo.

Gli aerei di linea sono velivoli predisposti per il trasporto di passeggeri “normali”, cioè privi di patologie acute o limitazioni motorie. Non è quindi scontato, e per nulla obbligatorio da parte delle compagnie, imbarcare una persona malata. Esistono dei criteri molto precisi riguardo all’idoneità di un paziente, e questi criteri si riferiscono principalmente alle condizioni cliniche e al grado di autonomia e/o mobilità.

Senza entrare in argomenti troppo tecnici, per semplificare è possibile distinguere due grandi categorie di pazienti. I pazienti stabili, per i quali non si prevedono evoluzioni in negativo delle condizioni cliniche, dei parametri o delle funzioni vitali. Poi ci sono i pazienti instabili, in cui esiste già una compromissione dei parametri e delle funzioni vitali, oppure in cui non si possa escludere una possibile evoluzione in negativo delle condizioni cliniche. I primi sono generalmente accettati a bordo degli aerei commerciali, mentre i secondi rappresenterebbero una minaccia concreta per il normale svolgimento del volo, e a cui viene generalmente negato l’imbarco.

Un altro criterio di esclusione è la presenza di malattie infettive contagiose, o di malattie che comportano immunodeficienza e quindi compromissione delle difese immunologiche del paziente. Il trasporto avviene sempre nella stessa cabina dei normali passeggeri; non esiste infatti un locale separato, e quindi in questo caso il paziente non viene ritenuto idoneo a causa dei rischi infettivi, indipendentemente dalla stabilità delle sue condizioni.

Anche i malati psichiatrici, se non perfettamente controllati dal punto di vista farmacologico, difficilmente ricevono il nulla osta necessario all’imbarco su volo di linea.

Per concludere, bisogna poi distinguere i pazienti in grado di permanere in posizione seduta da quelli che necessitano il trasporto in barella. Questi ultimi infatti, se pur in condizioni stabili e idonei dal punto di vista clinico, potranno effettuare il viaggio esclusivamente per mezzo di vettori di linea in grado di operare il servizio barella. Se il trasporto viene quindi richiesto per un collegamento non operato da questi vettori, il paziente dovrà per forza procedere con altro mezzo di trasporto (ambulanza, nave, ecc..).

Assistenza speciale

Per assistenza speciale si intende quell’insieme di servizi aeroportuali che viene erogato nei confronti di pazienti o passeggeri con ridotta mobilità. Questi servizi vengono garantiti sia nell’aeroporto di partenza che in quello di arrivo, oltre naturalmente agli scali intermedi quando necessario.

Il livello minimo di assistenza speciale consiste nell’accompagnamento del passeggero con difficoltà a deambulare, per mezzo di apposita carrozzina guidata da operatori espressamente dedicati a questa funzione.

La sala amica è un apposito locale situato nell’area aeroportuale “non sterile”, cioè antecedente i controlli di sicurezza, che ha la funzione di raccogliere e smistare tutti i passeggeri che necessitano di assistenza speciale.  E’ qui ad esempio che i pazienti in carrozzina attendono l’orario dell’imbarco.

Quando il paziente viaggia in barella, il suo percorso all’interno dei confini aeroportuali avviene generalmente a bordo della stessa ambulanza che lo ha prelevato a casa o in ospedale, e quindi effettuerà l’accesso in pista fino al cosiddetto sottobordo, cioè nei pressi del velivolo. Saranno quindi gli stessi operatori ad accompagnarlo fino a bordo dell’aereo, ovviamente adeguatamente supportati dal personale aeroportuale.

MEDIF o relazione clinica

Come già spiegato nel primo paragrafo, la compagnia aerea di linea ha bisogno di conoscere le condizioni esatte del paziente; per questo motivo è necessario presentare una relazione clinica aggiornata, quanto più precisa e completa possibile. Questa relazione, che in gergo tecnico viene spesso chiamata clinical report, dovrebbe riportare la storia medica passata e recente, la diagnosi e le attuali condizioni, la terapia farmacologica e le indagini diagnostiche effettuate, il grado di mobilità e la necessità o meno di ossigeno.

Un altro dato molto importante che dev’essere presente nella relazione clinica, è la definizione del tipo di assistenza necessaria durante il volo; è necessario infatti che il medico curante, o il medico dimettente dell’ospedale, specifichino se il paziente necessita di una scorta sanitaria, e di che genere questa debba essere (infermiere, medico, specialista).

Per facilitare il passaggio di informazioni tra i medici e il vettore, molte compagnie aeree forniscono un proprio modulo prestampato denominato MEDIF (MEDical Information Form). Questo modulo è generalmente molto articolato, ma se compilato correttamente, permette una comunicazione completa ed efficace di tutte le informazioni necessarie a stabilire le reali condizioni del malato e quindi la sua idoneità all’imbarco.

Barella o business class

Il fattore che maggiormente influenza la fattibilità e la tempistica necessaria per operare una scorta medica su volo di linea, è il grado di mobilità del paziente; in particolare la necessità di viaggiare in barella oppure la possibilità di farlo in posizione seduta.

Quando il paziente non presenta controindicazioni cliniche alla permanenza in posizione seduta, ed è quindi in grado di rimanervi per lungo tempo, è possibile viaggiare in un “normale” sedile per passeggeri. Va anche detto però, che per motivi di comfort e per motivi di sicurezza, vengono spesso scelti posti di business class. Questo settore infatti permette una maggior privacy, maggior comodità per il paziente, e allo stesso tempo permette all’operatore sanitario che effettua la scorta di operare e intervenire con maggior spazio e facilità. Tutti aspetti molto più sacrificati negli angusti settori di economy dei moderni aerei di linea.

Quando invece il paziente non può fare a meno di mantenere una posizione supina, si rende necessario attivare quello che normalmente viene definito servizio barella. In questo caso, la compagnia aerea provvede a smontare nove sedili (tre file complete), e al posto di questi sedili va a montare appunto la barella. Ovviamente il procedimento di montaggio del supporto avviene prima dell’imbarco nell’aeroporto di partenza, e dopo lo sbarco di tutti i passeggeri nell’aeroporto di destinazione.

Pur viaggiando nella stessa cabina insieme agli altri passeggeri, la privacy del paziente barellato viene in qualche modo garantita grazie all’utilizzo di apposite tendine rimovibili. L’operatore di scorta (medico, infermiere o altro) ha la possibilità di viaggiare, insieme ad eventuali parenti, vicino alla barella stessa.

Questa soluzione, per quanto sia conveniente rispetto alla ben più costosa aeroambulanza dedicata, non sempre è realizzabile. Come già detto in precedenza, non tutti i vettori di linea offrono questa possibilità, e non tutti gli aerei possono strutturalmente montare la barella. La più frequente conseguenza è che, nonostante un’attenta valutazione dei collegamenti, si debba alla fine scegliere di operare il volo tra due aeroporti maggiormente distanti dal luogo di partenza e di destinazione del paziente, portando così a un aumento della strada da percorrere in ambulanza a terra.

Scorta medica o infermieristica

Nel MEDIF (MEDical Information Form) o nella relazione clinica che l’utente deve fornire alla compagnia di linea, bisogna specificare quale tipo di accompagnamento è necessario durante il volo. Si deve quindi specificare se è necessaria la presenza di un infermiere, di un medico, o se basta una persona qualunque (ad esempio un familiare). Questa è una decisione molto importante, che si presume venga presa da un medico informato adeguatamente sulle condizioni cliniche e necessità del malato.

Per semplificare, è possibile ritenere sufficiente la scorta infermieristica per tutti quei pazienti che necessitano di assistenza di base: difficoltà nei movimenti, bisogni legati all’igiene, somministrazione di terapie orali, intramuscolo o endovena, gestione dell’ossigeno o di dispositivi (catetere, peg, monitor, cvc, sondino nasogastrico, ecc..).

E’ invece necessaria la presenza di un medico in caso di patologie acute, potenzialmente evolutive, o che necessitano di terapie che non possono essere somministrate dall’infermiere in autonomia.

Come si organizza una scorta sanitaria su volo di linea

Tutto comincia da una breve intervista telefonica, in cui i nostri operatori raccolgono qualche breve informazione, necessaria principalmente per fare una “simulazione” del volo. In questa fase infatti si sceglie un’ipotetica data per il viaggio (non è vincolante), si valutano i collegamenti delle varie compagnie e si scelgono quindi gli aeroporti. A questo punto si calcolano i costi approssimativi della biglietteria, del “servizio barella”, l’onorario dell’operatore sanitario e le eventuali spese. L’obbiettivo è quello di fornire all’utente un idea dei costi approssimativi, dei tempi e della logistica del viaggio; tutto ovviamente senza alcun impegno.

Se la simulazione soddisfa le esigenze dell’utente, allora si procede con la pianificazione del volo. Per prima cosa servono i documenti d’identità (o i dati anagrafici) del paziente e degli eventuali accompagnatori, oltre ovviamente al MEDIF (o una relazione clinica dettagliata). Grazie a questi documenti viene contattata la compagnia aerea di linea, la quale comunica la disponibilità dei posti per la data prescelta, o ne propone una disponibile. In questo momento tutti i posti vengono “opzionati”, in attesa nulla osta che autorizza il paziente a volare.Una volta che l’ufficio medico della compagnia aerea ha valutato e ritenute idonee le condizioni del malato, si procede con la prenotazione formale.

Ovviamente, se barellato, il paziente non potrà recarsi autonomamente in aeroporto; motivo per cui, una volta confermata la prenotazione del volo, si procede con l’organizzazione dei trasferimenti a terra. Le ambulanze da attivare quindi, saranno sempre due: una per l’aeroporto di partenza, e una dall’aeroporto di destinazione. Questa è una procedura molto delicata, che dev’essere fatta non appena si ha la conferma del volo, e comunque il prima possibile. Alla compagnia aere bisognerà infatti comunicare con la massima urgenza tutti i dati relativi alle singole ambulanze (dati anagrafici di tutti i membri dell’equipaggio, targa dell’ambulanza, società, contatto telefonico). Tutte queste informazioni infatti, serviranno alle autorità aeroportuali per concedere l’ingresso all’interno dell’aeroporto, e per facilitare i controlli di sicurezza. Inoltre, il giorno del volo, sarà importante mantenere un costante contatto con le due ambulanze, che dovranno essere tempestivamente avvisate in caso di ritardi o variazioni nel programma di viaggio. Se tutto viene ben coordinato, il trasporto avviene senza intoppi o soluzioni di continuità.

Tempi necessari

L’unico svantaggio nell’organizzare il trasporto di un malato a bordo di un volo di linea, è nel tempo necessario per organizzare il tutto. Se con un’aeroambulanza dedicata è possibile talvolta decollare anche in 24 ore dall’attivazione del servizio, con gli aerei di linea tutto rallenta non poco.

Il problema della tempistica nasce principalmente da due variabili: l’idoneità al volo, e la disponibilità dei posti. La prima infatti richiede un’attenta valutazione dell’ufficio medico del vettore di linea, che generalmente richiede fino a 48 ore. Per quanto riguarda la disponibilità dei posti per il paziente barellato, è necessaria l’esistenza dei sedili liberi a bordo del volo prescelto, ma anche che questi siano tutti opzionabili nella parte posteriore della cabina, dove poi verrà montata la barella.

Senza voler generalizzare, è quindi realistico prevedere un’attesa media di circa sette giorni per procedere con il trasporto di un paziente barellato, e di circa tre giorni per un paziente seduto. Ovviamente esistono eccezioni, in cui si riesce molto velocemente a pianificare il volo, o al contrario, periodi di forte saturazione dei voli (ad esempio in estate) dove la carenza dei posti liberi allunga notevolmente i tempi di attesa.

Quanto costa una scorta su volo di linea

Quando si sceglie di far viaggiare un paziente a bordo di un aereo commerciale di linea, bisogna considerare diversi elementi che vanno a costituire il costo totale.

Innanzitutto la biglietteria: il paziente pagherà il suo biglietto (business o economy), e se viaggia in barella dovrà pagare anche tutti i posti occupati dalla stessa. Inoltre bisogna contare il biglietto dell’infermiere o del medico che effettua la scorta, e ovviamente il biglietto di ritorno per farlo rientrare presso la località di partenza. I parenti, se presenti, avranno invece un proprio biglietto, che potranno prenotare autonomamente, o che potrà essere prenotato insieme a tutti gli altri. Noi generalmente consigliamo un’unica prenotazione (paziente, scorta e parenti), in modo da ridurre gli errori nella prenotazione, e aumentare le probabilità che i posti siano tutti vicini e nei pressi della barella e quindi del paziente.

L’onorario dell’operatore di scorta varia a seconda della qualifica, e ovviamente in base al numero totale dei giorni di missione. Un infermiere può costare mediamente 600/700 € al giorno, mentre un medico costa di solito tra i 1’200 e i 1’500 € al giorno. I giorni totali di servizio, nel caso in cui questo duri più di un giorno, si contano dal momento della partenza dell’operatore, fino al giorno in cui quest’ultimo rientra alla propria sede.

Esistono poi dei costi di noleggio delle apparecchiature elettromedicali, e di utilizzo del materiale sanitario; spese amministrative, di prenotazione e di gestione della pratica (compilazione e invio del MEDIF, prenotazione biglietteria, coordinamento con le ambulanze, ecc..). Queste voci costituiscono una quota marginale dell’intero preventivo.

Solo a titolo di esempio, un trasferimento in barella con scorta infermieristica su aereo Alitalia per la tratta Milano Catania, con le due ambulanze e un parente compreso, può arrivare a costare mediamente tra i 4’000 e i 5’000 €. Un volo analogo, con le stesse caratteristiche ma per la tratta Sardegna Milano, arriva a costare mediamente tra i 3’000 e i 4’000 € tutto compreso. Molto più difficile è invece ipotizzare i costi per voli internazionali, che subiscono il condizionamento di molte più variabili, e quindi necessitano di simulazioni più specifiche, in base alle località e agli aeroporti utilizzati.