Lavorare a bordo di aere sanitari è un po’ come lavorare all’interno dell’abitacolo di un’ambulanza. L’unica grossa differenza che contraddistingue i due tipi di servizio è il tempo di permanenza a bordo e il tempo necessario per raggiungere il primo ospedale in caso di bisogno; ovviamente i tempi sono estremamente più lunghi nel caso dei voli sanitari.
Per risolvere o minimizzare il problema, si sceglie quindi di portare l’ospedale direttamente a bordo dell’aereo.
Le equipe imbarcate nei voli sanitari sono infatti di solito costituite da un medico rianimatore e da un infermiere specializzato nel trattamento e assistenza dei pazienti critici. Entrambi devono avere una particolare esperienza nei reparti di terapia intensiva e aver svolto un percorso formativo incentrato nella specifica area aeronautica e nel trattamento delle emergenze extraospedaliere.
In caso di particolari necessità, come ad esempio i pazienti neonatali, molte compagnie aggiungono alla normale equipe imbarcata delle figure specialistiche attivate per l’occasione. Questi possono essere specialisti come pediatri, cardiologi, o altri.