La presenza dei parenti sui voli sanitari: vantaggi e svantaggi per il paziente e l’equipe medica

Parenti in aeroambulanza

La presenza dei parenti a bordo dei voli sanitari dipende dalle condizioni mediche del paziente e dallo spazio a disposizione sul velivolo. In alcuni casi i familiari possono essere un vantaggio perché aiutano il soggetto a mantenere la calma, ma in altri casi possono rivelarsi un problema perché potrebbero non essere in grado di gestire le situazioni di emergenza.

Normalmente la presenza dei parenti sull’aeroambulanza viene valutata dal MedicalDesk in base alle necessità e alla criticità del paziente.

Quando è controindicata la presenza dei parenti a bordo in un volo sanitario

I familiari del paziente non sono sempre ammessi sui voli sanitari e la loro presenza viene preventivamente decisa dagli operatori e dal personale medico dopo un’attenta valutazione.

Potrebbero verificarsi situazioni in cui la presenza dei parenti a bordo è controindicata:

Condizioni del paziente: se il paziente è clinicamente instabile è possibile che la presenza di un familiare possa aumentare lo stress emotivo o che, viceversa, il parente non sia in grado di sostenere l’ansia e la tensione durante il trasporto rallentando e ostacolando l’assistenza medica.

Carenza di spazio a bordo: se il paziente necessita di attrezzature particolari durante il trasferimento, è possibile che vi sia meno spazio a bordo. È importante sottolineare che l’eliambulanza è normalmente meno capiente dell’aeroambulanza quindi, in questo caso, non è sempre permessa la presenza degli accompagnatori.

Rischi per la sicurezza: se il paziente è affetto da malattie infettive è probabile che il contatto con i parenti e con altre persone debba essere limitato.

In fase di prenotazione del volo sanitario, è il MedicalDesk a decidere quanti accompagnatori possono volare con il paziente e a informare i parenti in merito alle norme di sicurezza e di igiene da adottare durante il trasporto.

I pazienti psichiatrici o con demenza: vantaggi nella presenza di un parente a bordo dell’aeroambulanza

Quando un paziente psichiatrico o con demenza deve essere trasportato a bordo di un’aeroambulanza la presenza dei familiari può essere molto vantaggiosa perché:

Forniscono supporto morale: i soggetti affetti da demenza hanno bisogno di punti di riferimento stabili per mantenere la calma e la tranquillità. La presenza di un viso familiare può aiutarli ad affrontare il volo senza panico e senza agitazione.

Migliorano la comunicazione: alcuni pazienti possono presentare difficoltà comunicative, in questo caso è utile la presenza di un parente che possa aiutare il personale medico a comprendere le necessità del soggetto in modo che gli si possano fornire le cure più appropriate.

Riducono lo stress emotivo: i pazienti psichiatrici spesso tendono a vivere le emozioni in modo esagerato e non riescono a controllarle, la presenza di un familiare può aiutarli a ridurre lo stress emotivo e ad alleviare eventuali preoccupazioni.

In ogni caso, è sempre il personale medico a stabilire se i familiari del paziente sono ammessi a bordo in seguito a un’attenta valutazione dei bisogni e delle criticità del soggetto, del viaggio e degli operatori.

Pazienti critici e spazi di lavoro

I principali fattori che vengono presi in considerazione per ammettere la presenza degli accompagnatori dei pazienti a bordo sono la criticità del soggetto e l’ampiezza degli spazi di lavoro.

Infatti, non bisogna dimenticare che un volo su un’aeroambulanza viene predisposto in caso di viaggi a lunga percorrenza e qualora il paziente non sia in grado di sostenere il trasferimento via terra a causa della durata del trasporto.

Ne consegue che il paziente è nella maggior parte dei casi un soggetto critico, che può presentare un’ampia gamma di problematiche dal punto di vista clinico e per il quale la durata del viaggio può essere di vitale importanza.

In tal caso, è fondamentale che i parenti non siano un elemento di disturbo e che non vadano a compromettere la qualità delle cure mediche che vengono fornite a bordo.

Viene data la priorità al personale sanitario e alle attrezzature necessarie per stabilizzare il paziente durante il viaggio, successivamente si valuta la possibilità di ammettere un parente ed eventuali bagagli sull’aeroambulanza.